Novena di Natale 2020 IV – I giusti cantano di gioia
I. LUCERNARIO
CANTO INVITATORIO
Rit. Ecco il Signore viene: venite, adoriamo.
- Rallegrati, popolo di Dio, ed esulta di gioia, città di Sion:
*ecco, verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno
e i monti stilleranno dolcezza; scorrerà latte e miele tra i colli
perché verrà il gran profeta ed egli rinnoverà Gerusalemme. Rit.
2. Un nuovo germoglio spunterà dal tronco di Iesse e lo Spirito del Signore verrà su di lui.
* Stenderà la sua mano e radunerà i dispersi d’Israele.
Vedranno la sua pace i popoli del mondo e come a stella guarderanno
SEGNO DELLA CROCE [G = guida; T = tutti]
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
INVOCAZIONI – 18 dicembre
G. L’atteso dei popoli verrà senza tardare; non ci sarà più timore sulla nostra terra:
T. egli è il nostro Salvatore (cfr. Eb 10,37).
ACCENSIONE DELLA LAMPADA
G. La lampada accesa sia il segno dell’attesa gioiosa del Signore,
la sua luce illumini il nostro cammino e ci indichi la via che conduce a Cristo.
T. Noi accendiamo questi ceri: tu, Signore, accendi la nostra fede,
ravviva la nostra carità, aumenta la nostra speranza
perché siamo pronti, quando Cristo verrà nella gloria,
a entrare nel tuo Regno di luce. Amen
Si accende, se possibile, una candela preparata nel luogo della preghiera.
Durante l’accensione della candela cantiamo, se possibile, il canto proposto:
IL SIGNORE È LA LUCE
1. Il Signore è la luce che vince la notte! Gloria, gloria! Cantiamo al Signore! (2v)
2. Il Signore è la luce che illumina il mondo! Gloria, gloria! Cantiamo al Signore! (2v)
3. Il Signore è la luce che guida verso il Regno! Gloria, gloria! Cantiamo al Signore! (2v)
G. Preghiamo. (Colletta per le ferie del TO, n. 24)
O Cristo, stella radiosa del mattino,
incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze:
vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen
II. LITURGIA DELLA PAROLA – Ascoltiamo la parola di Dio dal libro dei Salmi: I GIUSTI CANTANO DI GIOIA
Dal Salmo 68(67)
4I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
5Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
appianate la strada a colui che cavalca le nubi:
Signore è il suo nome,
esultate davanti a lui.
6Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
7A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Dall’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco (122.125.128)
122. Il santo è capace di vivere con gioia e senso dell’umorismo. Senza perdere il realismo, illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza. Essere cristiani è «gioia nello Spirito Santo» (Rm14,17), perché «all’amore di carità segue necessariamente la gioia. Poiché chi ama gode sempre dell’unione con l’amato […] Per cui alla carità segue la gioia». Abbiamo ricevuto la bellezza della sua Parola e la accogliamo «in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo» (1 Ts1,6). Se lasciamo che il Signore ci faccia uscire dal nostro guscio e ci cambi la vita, allora potremo realizzare ciò che chiedeva san Paolo: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4,4).
125. Ci sono momenti duri, tempi di croce, ma niente può distruggere la gioia soprannaturale, che «si adatta e si trasforma, e sempre rimane almeno come uno spiraglio di luce che nasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato, al di là di tutto». È una sicurezza interiore, una serenità piena di speranza che offre una soddisfazione spirituale incomprensibile secondo i criteri mondani.
128. Non sto parlando della gioia consumista e individualista così presente in alcune esperienze culturali di oggi. Il consumismo infatti non fa che appesantire il cuore; può offrire piaceri occasionali e passeggeri, ma non gioia. Mi riferisco piuttosto a quella gioia che si vive in comunione, che si condivide e si partecipa, perché «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At20,35) e «Dio ama chi dona con gioia» (2 Cor9,7). L’amore fraterno moltiplica la nostra capacità di gioia, poiché ci rende capaci di gioire del bene degli altri: «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia» (Rm 12,15). «Ci rallegriamo quando noi siamo deboli e voi siete forti» (2 Cor 13,9). Invece, se «ci concentriamo soprattutto sulle nostre necessità, ci condanniamo a vivere con poca gioia».
BREVE MOMENTO DI SILENZIO
Se la novena è celebrata in famiglia, si può fare un momento di condivisione.
ANTIFONA (al Benedictus o al Magnificat) – 18 dicembre
O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco di fiamma del roveto
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.
BENEDICTUS (se la preghiera si svolge al mattino) oppure MAGNIFICAT (se la preghiera si svolge alla sera).
BENEDICTUS (Lc 1, 68-79)
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri*
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo*
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
MAGNIFICAT (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
INTERCESSIONI
Si possono fare delle preghiere spontanee oppure possiamo scegliere di pregare in particolare per una intenzione ogni giorno, per es. oggi:
Preghiamo il Signore perché guidi e protegga papa Francesco, il nostro vescovo Giuseppe e tutta la nostra Chiesa fiorentina.
Facciamo un breve momento di silenzio e poi concludiamo con la preghiera del Signore:
PADRE NOSTRO
CONCLUSIONE
G. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
T. Amen.
G. Il Signore rende sicuri i nostri passi e ci guida verso il suo Regno.
Con le lampade accese andiamo incontro a Cristo Signore.
T. Amen. Rendiamo grazie a Dio.
Invochiamo l’intercessione di Maria rivolgendoci a lei con questa antichissima preghiera:
G. Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio:
T. non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.