Servizio diocesano di Segreteria per il Giubileo

Per aiutare chi volesse organizzare percorsi di pellegrinaggio giubilare attraverso i luoghi citati in questo sussidio (chiese, basiliche, oratori, confraternite…) o mettersi in contatto con enti e associazioni attivi in ambito caritativo, la Diocesi di Firenze ha costituito un servizio di segreteria attivo presso la Curia Arcivescovile, al quale ci si può rivolgere per informazioni su orari di apertura, orari delle liturgie, orari in cui celebrare il sacramento della Penitenza, possibilità di visita, eventuali percorsi guidati.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì in orario 9-13

VIVERE CON PIENEZZA IL GIUBILEO

Umanesimo e Misericordia

La Chiesa fiorentina vive il Giubileo straordinario della Misericordia mentre risuona ancora forte l’eco delle parole che Papa Francesco ha pronunciato a Firenze lo scorso 10 novembre, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore e poi durante la Messa allo Stadio: «L’Umanesimo, di cui Firenze è stata testimone nei suoi momenti più creativi, ha avuto sempre il volto della carità». Il messaggio che Papa Francesco ci ha lasciato, in quella giornata bellissima e intensa, è l’invito a guardare il vero volto di Firenze: «Quanta bellezza in questa città è stata messa a servizio della carità!»
Questo sussidio vuole aiutare i fedeli fiorentini a vivere con pienezza il Giubileo. Non c’è dubbio che la storia e il presente di Firenze siano profondamente legati al tema della misericordia: lo testimoniano alcune eminenti figure dei secoli scorsi; antiche istituzioni che dalla misericordia divina traggono il loro nome e la loro ispirazione; forme di volontariato organizzato in cui le “opere di misericordia” (sia quelle corporali che quelle spirituali) trovano ancora oggi attuazione.
Sulla spinta del Convegno ecclesiale nazionale, quando tutte queste esperienze sono state presentate alla Chiesa italiana, Firenze può vivere questo anno giubilare anche come occasione per pensare percorsi di pellegrinaggio in cui riscoprire la propria identità in cui arte e carità, bellezza e misericordia, impegno civile e ispirazione religiosa si intrecciano continuamente. Per fare in modo, come ci ha chiesto Papa Francesco, «che questa eredità sia feconda di un nuovo umanesimo per questa città e per l’Italia intera».