VEGLIA DI AVVENTO 2020 – VIENI, SIGNORE GESU’

PRESENTAZIONE

Quest’anno la pandemia ci obbliga a rinunciare a celebrare insieme in Cattedrale la veglia di avvento. Questo però non ci deve impedire di trovarci insieme, in famiglia o in piccoli gruppi online, per pregare e affidare al Signore questo nuovo anno liturgico, con le sue incognite, i problemi e le sofferenze che tutto il mondo sta vivendo.

Questo schema di preghiera è proposto per celebrazione nelle case.

Per le famiglie con bambini, il Centro Diocesano Famiglia ha preparato un sussidio che può essere scaricato dal sito della diocesi (www.diocesifirenze.it).  Prepariamo un angolo di preghiera che, se possibile, possiamo conservare per tutto il tempo di avvento. Scegliamo come prepararlo: un’immagine sacra, una croce, la Bibbia, un fiore, una piantina… con quello che abbiamo cerchiamo di renderlo ‘bello’, uno spazio che sentiamo nostro. Possiamo anche mettere una foto della famiglia o delle persone per le quali vogliamo ricordarci di pregare in particolare.

Prepariamo, se possibile, anche la corona di avvento. Se non abbiamo l’occorrente, bastano anche semplicemente quattro candele o quattro lumini, che accenderemo via via per la preghiera nelle quattro settimane del tempo di avvento. Se non ne abbiamo quattro, useremo la stessa candela per tutto il tempo.

In questo periodo, più di sempre lasciamo che la luce del Signore illumini e riscaldi le nostre vite e ci dia pace. Lasciamo che la Sacra Scrittura ci annunci le cose meravigliose che Dio compie per noi; osiamo gesti di riconciliazione e di perdono; viviamo la carità; annunciamo a noi stessi e agli altri che il Signore viene con il suo Regno di giustizia e di pace.

La preghiera si svolge la sera, all’ora preferita, dopo il tramonto del sole.


Se possibile iniziamo la preghiera con un canto che conosciamo.
Poi ci segniamo con il segno della croce, mentre uno dei presenti (S) dice:

S:        Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti:    Amen.

S:        Signore, riuniti nel tuo nome noi vegliamo e preghiamo:

Tutti:    rendi salda la nostra fede, ravviva la nostra carità, aumenta la nostra speranza
            perché, quando tu verrai nella gloria,
            siamo pronti a entrare nella festa del tuo Regno.

S:        Ci presentiamo umilmente a te e invochiamo la tua misericordia:   Tutti: Kyrie eleison

S:         Signore che sei venuto nel mondo per salvarci: abbi pietà di noi.         Tutti: Kyrie eleison

S:        Signore, che visiti il tuo popolo nella pace: abbi pietà di noi.         Tutti: Kyrie eleison

S:        Signore, che vieni a consolare chi soffre: abbi pietà di noi.          Tutti: Kyrie eleison

S:        Signore, che vieni a creare un mondo nuovo: abbi pietà di noi.         Tutti: Kyrie eleison

Mentre uno dei presenti accende una delle quattro candele, preghiamo insieme:

O Dio, sorgente di ogni grazia,
attraverso tuo Figlio hai proclamato beati quei servi che vegliano con fedeltà e speranza:
guarda a noi che nella notte cantiamo le tue lodi e meditiamo la tua Parola
e concedici di mantenere accese le lampade del nostro amore
per incontrare, alla sua venuta, Gesù Cristo, nostro unico Signore. Amen.

S:        Pur impediti di trovarci insieme ai fratelli per celebrare la veglia di avvento,
ci sentiamo uniti in preghiera con il nostro Vescovo e tutti i fratelli e sorelle della diocesi.

Tutti:    Siamo riuniti nel nome del Signore che ci ha promesso:
“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20).

S:        Riconosciamo la sua presenza
e attraverso le parole del salmo esprimiamo il nostro amore e il nostro grazie:

Salmo 84(85)              a voci alterne 

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino

Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Restiamo qualche istante in silenzio. 

Angelus (papa Francesco, 3 dicembre 2017)                 (possiamo leggerlo a più voci alternandoci)

Cari fratelli e sorelle,

oggi iniziamo il cammino dell’Avvento, che culminerà nel Natale. L’Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro, anche per verificare il nostro desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di Cristo. Egli ritornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell’umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per «giudicare i vivi e i morti». Per questo dobbiamo sempre essere vigilanti e attendere il Signore con la speranza di incontrarlo. La liturgia odierna ci introduce proprio in questo suggestivo tema della vigilanza e dell’attesa.

Nel Vangelo (cfr Mc 13,33-37) Gesù esorta a fare attenzione e a vegliare, per essere pronti ad accoglierlo nel momento del ritorno. Ci dice: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento […]; fate in modo che giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati» (vv. 33-36).

La persona che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri. Con questo atteggiamento ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo e possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali. La persona attenta si rivolge poi anche al mondo, cercando di contrastare l’indifferenza e la crudeltà presenti in esso, e rallegrandosi dei tesori di bellezza che pure esistono e vanno custoditi. Si tratta di avere uno sguardo di comprensione per riconoscere sia le miserie e le povertà degli individui e della società, sia per riconoscere la ricchezza nascosta nelle piccole cose di ogni giorno, proprio lì dove il Signore ci ha posto.

La persona vigilante è quella che accoglie l’invito a vegliare, cioè a non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione; e nello stesso tempo respinge la sollecitazione delle tante vanità di cui trabocca il mondo e dietro alle quali, a volte, si sacrificano tempo e serenità personale e familiare. È l’esperienza dolorosa del popolo di Israele, raccontata dal profeta Isaia: Dio sembrava aver lasciato vagare il suo popolo lontano dalle sue vie (cfr 63,17), ma questo era un effetto dell’infedeltà del popolo stesso (cfr 64,4b). Anche noi ci troviamo spesso in questa situazione di infedeltà alla chiamata del Signore: Egli ci indica la via buona, la via della fede, la via dell’amore, ma noi cerchiamo la nostra felicità da un’altra parte.

Essere attenti e vigilanti sono i presupposti per non continuare a “vagare lontano dalle vie del Signore”, smarriti nei nostri peccati e nelle nostre infedeltà; essere attenti ed essere vigilanti sono le condizioni per permettere a Dio di irrompere nella nostra esistenza, per restituirle significato e valore con la sua presenza piena di bontà e di tenerezza. Maria Santissima, modello nell’attesa di Dio e icona della vigilanza, ci guidi incontro al suo figlio Gesù, ravvivando il nostro amore per Lui.

Intercessione

S:        Presentiamo a Dio le nostre preghiere e i desideri del nostro cuore.
Salgano come incenso al Signore e trovino accoglienza nel cuore del Padre:

Tutti:    Ascoltaci, Signore.

(possiamo leggerle alternandoci)

S:        Ricordati, Signore, del nostro papa Francesco,
del nostro vescovo Giuseppe e di tutta la tua Chiesa sparsa sulla terra:
benedici il tuo popolo, accorda a tutti la tua protezione.

S:        Ti preghiamo per la pace nel mondo:
concedi, Signore, a tutti i popoli una pace stabile, fondata sulla giustizia e sul perdono.

S:        Ti presentiamo tutti coloro che soffrono a causa della pandemia:
conforta e guarisci le ferite, sostieni il personale sanitario
e guida chi è chiamato a gestire il prossimo futuro del nostro paese.

S:        Ti presentiamo il nostro tempo, con le sue gioie e i suoi dolori:
non permettere che si affievolisca l’attesa del tuo Regno
e la certezza che siamo tutti figli amati di un unico Padre.

S:        Benedici le nostre comunità: vivano con generosità
l’impegno quotidiano del sostegno ai poveri e a tutti i sofferenti.

Si possono aggiungere altre intenzioni di preghiera spontanee.

Preghiera del Signore

S:        Secondo l’insegnamento di Gesù, eleviamo al Padre la nostra preghiera:

Tutti:    Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Preghiera conclusiva

S:        O Cristo, stella radiosa del mattino, incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze:
vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo!

Tutti:    Vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo!

S:        Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:    Amen.

 Affidiamo alla Vergine Maria questo tempo di Avvento, perché ci guidi verso il Natale di Gesù:

S:        Vergine dell’attesa, Madre del Salvatore,
i secoli testimoniano la tua materna intercessione
accanto al popolo di Dio pellegrino sui sentieri della storia.

Tutti:    A te, Madre della Chiesa, affidiamo le nostre vite:/em>
            guida e proteggi il nostro cammino
            in questo anno liturgico che abbiamo iniziato.

 S:        Vogliamo cantare l’opera di Dio in te,
vogliamo celebrare la promessa di Dio già realizzata in te
e chiedere la tua intercessione di Madre.

Tutti:    Ave Maria….

Al termine ci scambiamo reciprocamente un augurio di buon cammino di Avvento.

 Se possibile concludiamo la preghiera con un canto.


Preghiera della sera per la seconda, terza e quarta domenica di Avvento
(sabato o domenica sera)

Se possibile iniziamo la preghiera con un canto che conosciamo.
Poi ci segniamo con il segno della croce, mentre uno dei presenti (S) dice:

S:        Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti:    Amen.

S:        Signore, riuniti nel tuo nome noi vegliamo e preghiamo:

Tutti:    rendi salda la nostra fede, ravviva la nostra carità, aumenta la nostra speranza
            perché, quando tu verrai nella gloria,
            siamo pronti a entrare nella festa del tuo Regno.

Uno dei presenti accende le candele (una in più ogni settimana).

S:         Benedici noi, i nostri cari, le nostre comunità, o Signore.
            I ceri che accenderemo in queste quattro settimane
ravvivino in noi la speranza dell’attesa del tuo Figlio che viene.

Tutti:    Noi accendiamo questi ceri:
            tu accendi la nostra fede,
            ravviva la nostra carità,
            aumenta la nostra speranza
            perché siamo pronti,
            quando Cristo verrà nella gloria,
            a entrare nel tuo Regno di luce. Amen

T:      Vieni, Signore, non tardare!

Possiamo rivolgere al Signore alcune preghiere spontanee.
Al termine, concludiamo con la preghiera a Maria proposta qui sopra e, se possibile, con un canto.