Mercoledì 5 aprile – Quinta settimana di Quaresima

Preghiera

Risplenda la tua luce, Dio misericordioso, sui tuoi figli purificati dalla penitenza; tu che ci hai ispirato la volontà di servirti, porta a compimento l’opera da te iniziata.

Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen

 

Meditazione

L’esistenza è una notte buia, senza prospettive né alternative. Una prigione buia dove le cose perdono i loro contorni, il loro colore e sapore.

Tutta la storia dell’uomo è uno sforzo per vedere la luce. Il problema è che questo sforzo è destinato al fallimento. In fondo non c’è mai stato tanto buio come quando l’uomo si è affidato alla luce della sola ragione. L’illuminismo, che caratterizza il ‘700 come il secolo dei lumi, il secolo della luce, non ha costituito certo la soluzione dei problemi e del desiderio umano, anzi ha introdotto un “buio” di cui stiamo ancora pagando le conseguenze.

In questa prigione buia si affaccia Gesù e, d’iniziativa sua, guarisce l’uomo cieco.

Gesù, nel racconto evangelico odierno, manda il cieco nato, a Siloe e Siloe vuol dire “Inviato”. E’ Gesù l’Inviato del Padre, è la Rivelazione del Padre, il dono del Padre.

(D. Carolla, Solo l’amore conosce” Anno a, Dehoniane, p. 88)

 

R. A te la lode e la gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo. R.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno. R.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi

e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo. R.

 

Preghiera finale

Liberati dal giogo del male

battezzati nell’acqua profonda,

noi giungiamo alla terra di prova

dove i cuori saran resi puri.

 

Dal paese d’Egitto ci hai tratti

e cammini con noi nel deserto

per condurci alla santa montagna

sulla quale s’innalza la Croce.

 

Tu sei l’acqua che sgorga dal sasso,

sei la manna che sazia la fame,

sei la nube che guida il cammino

e sei legge che illumina i cuori.

 

Su te, roccia che t’alzi fra noi,

troveremo difesa ed appoggio

e berremo alla fonte di vita

che ci lava dai nostri peccati.

 

Tu ci guidi nell’Esodo nuovo

alla gioia profonda di Pasqua:

dalla morte passando alla vita

giungeremo alla terra promessa. Amen.

(Monache Trappiste di Vitorchiano)