Giovedì 6 aprile – Quinta settimana di Quaresima

Preghiera

Assisti e proteggi sempre, Padre buono, questa tua famiglia che ha posto in te ogni speranza, perché liberata dalla corruzione del peccato resti fedele all’impegno del Battesimo, e ottenga in premio l’eredità promessa.

Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen

 

Meditazione

Il Cardinale Lustiger, Arcivescovo emerito di Parigi, ha affermato:” La negazione di Dio e della sua esistenza, il rifiuto del Padre, della sua legge e della sua Alleanza appaiono nei vari umanesimi atei, creati da orfani che cercano in se stessi gli strumenti dell’onnipotenza”. Ma…” il rifiuto del Padre ha portato all’uccisione del fratello, nonostante il fatto che fra i popoli d’Europa fosse onnipresente la figura del Crocifisso e che essi, in maggioranza lo riconoscessero come il Figlio di Dio”. (Oss. Romano 6/3/99) Ma com’è stato possibile? Si trattava di popoli cristiani!

Oggi forse abbiamo una situazione ancora più grave: una sete “sedata”, anestetizzata.

Si afferra il momento, l’attimo fuggente, il “frammento”, spremendo da esso il massimo godimento possibile, convinti che la sete vera rimarrà inappagata.

Gesù dice “ad alta voce”: “Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in Lui”. L’acqua vivente allora è lo Spirito Paraclito, lo Spirito di Gesù. Solo quest’acqua estingue la sete per sempre.

(D. Carolla, Solo l’amore conosce, anno A, Dehoniane,  pp.83-84)

 

R. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

 

Cercate il Signore e la sua potenza,

cercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca. R.

 

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto.

È lui il Signore, nostro Dio:

su tutta la terra i suoi giudizi. R.

 

Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.

 

Preghiera finale

Liberati dal giogo del male

battezzati nell’acqua profonda,

noi giungiamo alla terra di prova

dove i cuori saran resi puri.

 

Dal paese d’Egitto ci hai tratti

e cammini con noi nel deserto

per condurci alla santa montagna

sulla quale s’innalza la Croce.

 

Tu sei l’acqua che sgorga dal sasso,

sei la manna che sazia la fame,

sei la nube che guida il cammino

e sei legge che illumina i cuori.

 

Su te, roccia che t’alzi fra noi,

troveremo difesa ed appoggio

e berremo alla fonte di vita

che ci lava dai nostri peccati.

 

Tu ci guidi nell’Esodo nuovo

alla gioia profonda di Pasqua:

dalla morte passando alla vita

giungeremo alla terra promessa. Amen.

(Monache Trappiste di Vitorchiano)