Novena di Natale 2022 – VII – IN PACE CON DIO
IN PACE CON DIO – 7° giorno
Segno della Croce
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
Invocazione
P. O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno:
T. vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Accensione della luce
P. La lampada accesa sia il segno della nostra attesa, Signore.
T. Noi accendiamo questa luce: tu, Signore, accendi la nostra fede,
ravviva la nostra carità, aumenta la nostra speranza
perché siamo pronti, quando Cristo verrà nella gloria,
a entrare nel tuo Regno di luce. Amen
Monizione
“Noi siamo in pace con Dio” scrive san Paolo nella lettera ai Romani. Questa frase, prese in se stessa, potrebbe sembrare temeraria. Ma essa rivela il cuore del messaggio di Paolo ovvero il fatto che la salvezza e la pace ad essa collegata sono puro dono. È puro dono il fatto che Gesù ci ha resi giusti e che ci ha riconciliato con Dio e tra di noi. Per questo, per grazia, “noi siamo in pace con Dio”.
Il bene che è la pace è dunque frutto dell’opera di Dio che, in Cristo, ha distrutto tutto ciò che ci allontanava da Lui: il peccato e quanto ad esso è congiunto. Gesù, con la sua incarnazione e la sua vita completamente donata, ha vinto tutto ciò che ci allontanava da Dio e dalla sua pace.
Mentre ci prepariamo a celebrare il Natale, fermiamoci un istante per lodare e ringraziare il Signore che è venuto nella carne perché potessimo essere in pace con Dio e tra di noi. Accogliamo da Gesù stesso il dono della pace: non c’è tribolazione, prova, fragilità che possano toglierci questo prezioso dono.
Ascoltiamo la parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,1-5)
1Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Silenzio e riflessione personale
Ognuno può sottolineare una parola o un frase che sente particolarmente importante e, se vuole, condividerla con i presenti.
Oggi preghiamo il Signore….
– perché cessi ogni guerra
– perché le armi siano trasformate in aràtri, così come ha promesso, e perché cessi ogni violenza tra i popoli, tra gli uomini e verso il creato.
Ognuno può aggiungere una o più intenzioni di preghiera. Concludiamo con la preghiera del Signore:
Padre Nostro
P. O Cristo, stella radiosa del mattino, incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze:
T. vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo.
P. Il Signore rende sicuri i nostri passi e ci guida verso il suo Regno.
Con le lampade accese andiamo incontro a Cristo Signore.
T. Amen. Rendiamo grazie a Dio.
Preghiamo Maria, Madre di Dio
P. Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio:
T. non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Un pensiero al giorno per riflettere
La pace «è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso». Dono dall’alto: va implorata da Gesù, perché da soli non siamo in grado di custodirla. Possiamo costruire veramente la pace solo se l’abbiamo nel cuore, solo se la riceviamo dal Principe della pace. Ma la pace è anche impegno nostro: chiede di fare il primo passo, domanda gesti concreti. (papa Francesco)