Novena di Natale – 5 giorno

Vieni, Spirito Santo, amico degli uomini,
rendici tutti eredi del Regno che deve venire. Amen.

Introduzione
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

In ascolto della parola di Dio (Ef 2,14-19)
Cristo è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio.

Silenzio

In ascolto di san Francesco (CAss: FF 1669)
Noi che siamo stati con Francesco e che di lui abbiamo scritto queste cose, rendiamo testimonianza di averlo sentito dire a più riprese: “Se avrò occasione di parlare con l’imperatore, lo supplicherò che per amore di Dio e per istanza mia emani un editto, al fine che nessuno catturi le sorelle allodole o faccia loro del danno. E così pure, che tutti i podestà delle città e i signori dei castelli e dei villaggi siano tenuti ogni anno, il giorno della Natività del Signore, a incitare la gente a gettare frumento e altre granaglie sulle strade, fuori delle città e dei paesi, in modo che in un giorno tanto solenne gli uccelli, soprattutto le allodole, abbiano di che mangiare. E inoltre che, per riverenza al Figlio di Dio, posto a giacere quella notte dalla beata Vergine Maria nella mangiatoia tra il bove e l’asino, in quella notte ognuno dia da mangiare in abbondanza ai fratelli buoi e asinelli. E ancora che, nella Natività del Signore, tutti i poveri debbano essere sfamati a sazietà dai benestanti”.
Il beato Francesco aveva per il Natale del Signore più devozione che per qualunque altra festività dell’anno. Per la ragione che sebbene il Signore abbia operato la nostra salvezza nelle altre solennità, pure, diceva il beato Francesco, fu dal giorno della sua nascita che egli si impegnò a salvarci. E voleva che a Natale ogni cristiano esultasse nel Signore e che, per amore di lui, il quale ha dato a noi tutto se stesso, fosse gioiosamente generoso non solo con i bisognosi, ma anche con gli animali e gli uccelli.

Preghiamo a cori alterni (dal Sal 8)
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,

che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.

Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Intercessioni
A Cristo, che ci ha liberati dalle tenebre del peccato, rivolgiamo fiduciosi la nostra preghiera: Vieni, Signore Gesù.

  • Signore che raduni in una sola famiglia i popoli della terra, rinnova con essi il patto di eterna alleanza, preghiamo.
  • Tu, che sei venuto a salvare l’umanità decaduta, nel tuo avvento glorioso non condannare coloro che hai redento, preghiamo.
  • Tu che ci attiri con la forza della fede, fa’ che giungiamo al porto della gioia eterna, preghiamo.
  • Tu, che sei venuto a salvare l’umanità decaduta, nel tuo avvento glorioso non condannare coloro che hai redento, preghiamo.

Padre nostro

Orazione
O Dio, creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Nella tua volontà, Signore, è la nostra pace.