Esercizi spirituali nel quotidiano – IV giorno

Sabato dopo le cenerilogo giubileo misericordia
L’azione misteriosa del Risorto e del suo Spirito (EG 278)

Invoca lo Spirito Santo

Vieni, Spirito santo,
sostieni il nostro desiderio di conversione.
Donaci la forza per rispondere alla chiamata del Signore:
per vivere nella giustizia,
per costruire relazioni di solidarietà,
per seminare consolazione e pace attorno a noi.
Allora, giorno dopo giorno,
il regno di Dio sarà sempre più vicino a noi. Amen.

Disponi il tuo cuore all’ascolto della Parola, secondo questa esortazione di san Bernardo:

Se conserverai la parola di Dio,
non c’è dubbio che tu pure sarai conservato da essa.
Verrà a te il Figlio con il Padre,
verrà il grande Profeta che rinnoverà Gerusalemme
e farà nuove tutte le cose.
Così sia.

Prega con il salmo della liturgia della parola del giorno (Salmo 85)

Antifona: Mostrami, Signore, la tua via.

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.

Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Antifona: Mostrami, Signore, la tua via.

Ascolta l’invito che papa Francesco ci rivolge nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, 278

La fede significa anche credere in Lui, credere che veramente ci ama, che è vivo, che è capace di intervenire misteriosamente, che non ci abbandona, che trae il bene dal male con la sua potenza e con la sua infinita creatività. Significa credere che Egli avanza vittorioso nella storia insieme con «quelli che stanno con lui … i chiamati, gli eletti, i fedeli» (Ap 17,14). Crediamo al Vangelo che dice che il Regno di Dio è già presente nel mondo, e si sta sviluppando qui e là, in diversi modi: come il piccolo seme che può arrivare a trasformarsi in una grande pianta (cfr Mt 13,31-32), come una manciata di lievito, che fermenta una grande massa (cfr Mt 13,33) e come il buon seme che cresce in mezzo alla zizzania (cfr Mt 13,24-30), e ci può sempre sorprendere in modo gradito. È presente, viene di nuovo, combatte per fiorire nuovamente. La risurrezione di Cristo produce in ogni luogo germi di questo mondo nuovo; e anche se vengono tagliati, ritornano a spuntare, perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa storia, perché Gesù non è risuscitato invano. Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!

Prendi un tempo di riflessione e preghiera personale
Lascia che le parole del Salmo risuonino nel tuo cuore e chiedi al Signore di “mostrarti la sua via” di speranza e di fiducia nel suo amore fedele. Non temiamo, “perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa nostra storia, perché Gesù non è risuscitato invano. Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!”.

Prega in comunione con tutta la chiesa per papa Francesco e secondo le sue intenzioni.

Rinnova la tua professione di fede:
ogni giorno degli esercizi proclamiamo una parte del Simbolo degli Apostoli. Lo facciamo con fede, in comunione con tutta la Chiesa sparsa nel mondo:

Credo la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.

Preghiamo (Colletta del sabato dopo le ceneri)
Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente,
la debolezza dei tuoi figli,
e a nostra protezione e difesa
stendi il tuo braccio invincibile.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Il Signore ci doni la sua gioia
e ci custodisca nel suo amore. Amen

Ci affidiamo a Maria con la preghiera di papa Francesco (EG 288):

Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì”
nell’urgenza, più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Tu, ricolma della presenza di Cristo,
hai portato la gioia a Giovanni il Battista,
facendolo esultare nel seno di sua madre.
Tu, trasalendo di giubilo,
hai cantato le meraviglie del Signore.
Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce
con una fede incrollabile,
e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione,
hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito
perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.

Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita
che vince la morte.
Dacci la santa audacia di cercare nuove strade
perché giunga a tutti
il dono della bellezza che non si spegne.

Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione,
madre dell’amore, sposa delle nozze eterne,
intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima,
perché mai si rinchiuda e mai si fermi
nella sua passione per instaurare il Regno.

Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo
giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.

Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi. Amen.


Per vivere il Tempo di Quaresima:
Quaresima tempo di …CONVERTIRCI ALL’AMORE

Gesù non ha buona memoria. Sulla Croce durante la sua agonia il ladrone gli chiede di ricordarsi di lui quando sarebbe entrato nel suo regno. Se fossi stato io gli avrei risposto, “non ti dimenticherò, ma i tuoi crimini devono essere espiati, con almeno 20 annidi purgatorio”, invece Gesù gli rispose “Oggi sarai con me in Paradiso”. Aveva dimenticato i peccati di quell’uomo. Lo stesso avviene con Maddalena e con il figliol prodigo. Gesù non ha memoria, perdona ogni persona, il suo amore è misericordioso.
Gesù non conosce la matematica, lo dimostra la parabola del Buon Pastore. Aveva cento pecore, una di loro si smarrì e senza indugi andò a cercarla lasciando le altre 99 nell’ovile. Per Gesù uno equivale a 99 e forse anche di più.
Gesù poi non è buon filosofo. Una donna ha dieci dracme ne perde una quindi accende la lucerna per cercarla, quando la trova chiama le sue vicine e dice loro “Rallegratevi con me perché ho ritrovato la dracma che avevo perduto”. E’ davvero illogico disturbare le amiche solo per una dracma, e poi far festa per il ritrovamento. Per di più invitando le sue amiche per far festa, spendendo ben di più di una dracma. In questo modo Gesù spiega che c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.
Gesù è un avventuriero. Chiunque voglia raccogliere il consenso della gente si presenta con molte promesse, mentre Gesù promette a chi lo segue processi e persecuzioni, eppure da 2000 anni constatiamo che non si è esaurita la schiera di avventurieri che hanno seguito Gesù.
Gesù non conosce né finanzia né economia. Nella parabola degli operai della vigna, il padrone paga lo stesso stipendio a chi lavora al mattino e a chi inizia a lavorare il pomeriggio. Ha fatto male i conti? Ha commesso un errore? No, lo fa di proposito, perché Gesù non ci ama rispetto ai nostri meriti o per i nostri meriti, il suo amore è gratuito e supera infinitamente i nostri meriti.
L’amore autentico non ragiona,
non calcola, non misura,
non innalza barriere,
non pone condizioni,
non costruisce frontiere
e non ricorda offese.

Card. Van Thuan

“Ognuno è legato a Dio da una corda. Quando commetti una colpa, la corda si spezza. Ma appena ti penti, Dio fa subito un nodo e la corda si accorcia: ti avvicini un poco di più a lui. Così di colpa in colpa, di pentimento in pentimento, di nodo in nodo, ci avviciniamo sempre di più, e si arriva al cuore di Dio! Tutto è grazia!”.

Racconto rabbinico


Siamo tutti invitati a concludere insieme
questo cammino di esercizi spirituali

Domenica 14 febbraio – Cattedrale

I Domenica tempo di Quaresima

Celebrazione eucaristica con memoria del Battesimo e Rito di elezione dei catecumeni

la celebrazione sarà presieduta dal card. Giuseppe Betori

Buon Anno della Misericordia!