Venerdì 7 aprile – Quinta settimana di Quaresima
Preghiera
Lo splendore della tua gloria illumini, Signore, i nostri cuori, perché attraverso le tenebre di questo mondo possiamo giungere alla luce della tua dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Meditazione
Quando l’uomo, che è polvere, creatura, pretende di essere Creatore, Assoluto, Infinito, Arbitro, sprofonda nella morte, sperimenta la propria distruzione. Dio aveva detto ad Adamo:” Quando tu ne mangiassi (dell’albero della conoscenza del bene e del male), certamente moriresti”. Il diavolo aveva insinuato:” Non morirete affatto”!
La grande questione è proprio questa: la vita e la morte. Dove la vita? Dove la morte?
Il mondo anche oggi chiama Vita la morte e morte la vita. L’inganno continua! Quante volte scegliamo la morte ritenendo che sia la forma più affascinante di vita e ci ritroviamo abbracciati stretti stretti alla morte!
“Se tu non uccidi l’iniquità, l’iniquità ucciderà te” diceva S. Agostino.
(D. Carolla, Solo l’amore conosce, Anno A, Dehoniane, p. 76)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso. R.
Preghiera finale
Liberati dal giogo del male
battezzati nell’acqua profonda,
noi giungiamo alla terra di prova
dove i cuori saran resi puri.
Dal paese d’Egitto ci hai tratti
e cammini con noi nel deserto
per condurci alla santa montagna
sulla quale s’innalza la Croce.
Tu sei l’acqua che sgorga dal sasso,
sei la manna che sazia la fame,
sei la nube che guida il cammino
e sei legge che illumina i cuori.
Su te, roccia che t’alzi fra noi,
troveremo difesa ed appoggio
e berremo alla fonte di vita
che ci lava dai nostri peccati.
Tu ci guidi nell’Esodo nuovo
alla gioia profonda di Pasqua:
dalla morte passando alla vita
giungeremo alla terra promessa. Amen.
(Monache Trappiste di Vitorchiano)