Lunedì 3 aprile – Quinta settimana di Quaresima

Preghiera

O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora.

Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen

 

La Parola del Papa

Il Papa ha poi inserito il peccato legato alla bramosia del denaro, con tutto ciò che ne consegue, nel primo dei dieci comandamenti: si pecca di «idolatria» ha detto: «Il denaro — ha infatti spiegato — diventa idolo e tu gli dai culto. E per questo Gesù ci dice: non puoi servire all’idolo denaro e al Dio vivente. O l’uno o l’altro». I primi Padri della Chiesa «dicevano una parola forte: il denaro è lo sterco del diavolo. È così, perché ci fa idolatri e ammala la nostra mente con l’orgoglio e ci fa maniaci di questioni oziose e ti allontana dalla fede. Corrompe». L’apostolo Paolo ci dice invece di tendere alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza. Contro la vanità, contro l’orgoglio «serve la mitezza». Anzi «questa è la strada di Dio, non quella del potere idolatrico che può darti il denaro. È la strada dell’umiltà di Cristo Gesù che essendo ricco si è fatto povero per arricchirci proprio con la sua povertà. Questa è la strada per servire Dio. E che il Signore aiuti tutti noi a non cadere nella trappola dell’idolatria del denaro».

(Omelia di Papa Francesco a S. Marta, 20 settembre 2013)

 

R. Il Signore dal cielo ha guardato la terra.

 

Le genti temeranno il nome del Signore

e tutti i re della terra la tua gloria,

quando il Signore avrà ricostruito Sion

e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera dei derelitti,

non disprezza la loro preghiera. R.

 

Questo si scriva per la generazione futura

e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:

«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,

dal cielo ha guardato la terra,

per ascoltare il sospiro del prigioniero,

per liberare i condannati a morte». R.

 

I figli dei tuoi servi avranno una dimora,

la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza,

perché si proclami in Sion il nome del Signore

e la sua lode in Gerusalemme,

quando si raduneranno insieme i popoli

e i regni per servire il Signore. R.

 

Preghiera finale

Liberati dal giogo del male

battezzati nell’acqua profonda,

noi giungiamo alla terra di prova

dove i cuori saran resi puri.

 

Dal paese d’Egitto ci hai tratti

e cammini con noi nel deserto

per condurci alla santa montagna

sulla quale s’innalza la Croce.

 

Tu sei l’acqua che sgorga dal sasso,

sei la manna che sazia la fame,

sei la nube che guida il cammino

e sei legge che illumina i cuori.

 

Su te, roccia che t’alzi fra noi,

troveremo difesa ed appoggio

e berremo alla fonte di vita

che ci lava dai nostri peccati.

 

Tu ci guidi nell’Esodo nuovo

alla gioia profonda di Pasqua:

dalla morte passando alla vita

giungeremo alla terra promessa. Amen.

(Monache Trappiste di Vitorchiano)