Sabato 1 aprile – Quarta settimana di Quaresima
Preghiera
Signore onnipotente e misericordioso, attira verso di te i nostri cuori, poiché senza di te non possiamo piacere a te, sommo bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen
La Parola del Papa
Ma «cosa succede dunque con il denaro?» si è domandato il Papa. «Il denaro — è stata la sua risposta — ti offre un certo benessere: ti va bene, ti senti un po’ importante e poi sopraggiunge la vanità. Lo abbiamo letto nel Salmo [48]: ti viene questa vanità. Questa vanità che non serve, ma ti senti una persona importante». Vanità, orgoglio, ricchezza: è ciò di cui si vantano gli uomini descritti nel salmo: quelli che «confidano nella loro forza, e si vantano della loro grande ricchezza». Ma allora qual è la verità? La verità, ha spiegato il Papa, è che «nessuno può riscattare se stesso, né pagare a Dio il proprio prezzo. Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita. Nessuno può salvarsi con il denaro», anche se è forte la tentazione di inseguire «la ricchezza per sentirsi sufficiente, la vanità per sentirsi importante e, alla fine, l’orgoglio e la superbia».
(Omelia di Papa Francesco a S. Marta, 20 settembre 2013)
R. Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.
Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio:
salvami da chi mi perseguita e liberami,
perché non mi sbrani come un leone,
dilaniandomi senza che alcuno mi liberi. R.
Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,
secondo l’innocenza che è in me.
Cessi la cattiveria dei malvagi.
Rendi saldo il giusto,
tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto. R.
Il mio scudo è in Dio:
egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto,
Dio si sdegna ogni giorno. R.
Preghiera finale
Liberati dal giogo del male
battezzati nell’acqua profonda,
noi giungiamo alla terra di prova
dove i cuori saran resi puri.
Dal paese d’Egitto ci hai tratti
e cammini con noi nel deserto
per condurci alla santa montagna
sulla quale s’innalza la Croce.
Tu sei l’acqua che sgorga dal sasso,
sei la manna che sazia la fame,
sei la nube che guida il cammino
e sei legge che illumina i cuori.
Su te, roccia che t’alzi fra noi,
troveremo difesa ed appoggio
e berremo alla fonte di vita
che ci lava dai nostri peccati.
Tu ci guidi nell’Esodo nuovo
alla gioia profonda di Pasqua:
dalla morte passando alla vita
giungeremo alla terra promessa. Amen.
(Monache Trappiste di Vitorchiano)