II SETTIMANA DI QUARESIMA – Giovedì 25 Febbraio
Invocazione allo Spirito Santo
Quanto sei buono con noi,
Spirito di Dio!
Sii per sempre lodato e benedetto
per il tuo amore e per tutti i doni che effondi su di noi.
Alla tua presenza sto,
di te mi nutro,
in te respiro:
fa’ che il mio cuore batta al ritmo dell’amore,
generoso
solidale
pronto alla condivisione.
Amen.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui».
Breve spunto di riflessione
Il contrasto e la netta divisione tra la vita del ricco e del povero hanno un corrispettivo nella vita eterna. L’uomo ricco, che non ha neppure un nome, rappresenta tutti coloro che pongono, sbagliando, la loro fiducia nelle cose materiali, che organizzano la loro esistenza indipendentemente da Dio, pensando solo a loro stessi e ai propri bisogni. Il povero è beato perché pone la sua fiducia solo in Dio.
Silenzio per la meditazione personale
Riassumiamo tutte le preghiere, in particolare quelle rimaste inespresse nel nostro cuore, con le parole che il Signore ci ha insegnato: “Padre nostro, …”
Orazione
O Dio, che ami l’innocenza, e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi verso di te i nostri cuori e donaci il fervore del tuo Spirito, perché possiamo esser saldi nella fede e operosi nella carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.